Spit Roc MF8SPIT ROC MF8

Sono autoperforanti in quanto per la loro infissione sono necessari un perforatore a mano e un martello. Gli spit roc MF8 sono costituiti da un cilindro di acciaio con un foro passante del diametro di 6,5 mm. che da una parte ha 
una filettatura M8 e nell'altra estremità ha otto dentini temprati, i quali servono a produrre il foro necessario alla sua infissione. Pertanto è necessario, per prima cosa, avvitare lo spit al perforatore e, dopo aver assaggiato la roccia con il martello, per sentire se "canta bene", iniziare a battere lo spit piano piano contro la roccia girandolo in senso orario, in modo che i dentini non battano sempre nello stesso punto; inoltre bisogna avere l'accortezza di svuotarlo ogni tanto dai residui di roccia. Quando il foro è profondo 30 mm, cioè la lunghezza dello spit, entra in campo il cono di espansione, che viene messo nel foro dello spit dalla parte dei dentini; il tutto si infila nel foro nella roccia e, battendo molto forte, si dà modo al cuneo di entrare nello spit e di espanderlo, bloccandolo definitivamente.
Spit Fix MF(SPIT FIX MF8
Gli spit fix M8, invece, sono costituiti da una barra di acciaio del diametro di 8 mm, con una filettatura M8 da una estremità e con un cono di espansione dall'altra. Bloccata nel cono di espansione, si trova una fascetta anch'essa del diametro di 8 mm, che servirà poi a bloccare il fix nel foro. Il foro deve necessariamente essere fatto con il trapano a percussione e deve essere da 8 mm. Quindi, con il trapano e la punta da 8 mm, si produce un foro profondo quanto il fix che si sta usando (ce ne sono di varie misure); poi si infila il fix con il dado avvitato quel tanto che basta a far uscire la testa del fix (per infilarlo bisogna dare piccoli colpi con il martello). A questo punto, si inizia a girare il dado con la chiave da 13 mm ed in questo modo il fix inizierà ad uscire facendo sì che la fascetta rimasta bloccata si espanda e blocchi definitivamente il fix.
Gli spit roc MF8 non richiedono una laurea per essere infissi, ma necessitano di alcuni accorgimenti che possono renderli sicuri al milIe per mille. Innanzitutto la roccia deve essere dura e compatta (il gesso non è adatto agli spit roc) e se il foro è stato fatto a mano con il perforatore, a meno che nel bordo non ci sia una grossa svasatura, siamo a posto. Bisogna prestare molta attenzione nel momento in cui si prende il cuneo di espansione: in commercio ci sono vari tipi di tasselli simili allo spit roc e, se nella nostra borsa d'armo ne abbiamo due tipi, potremmo confonderci ed usare un cuneo di espansione troppo piccolo con conseguenze molto gravi (minima espansione del tassello). Se abbiamo un trapano in dotazione, lo possiamo usare per fare il foro (con la punta da 12 mm), ma dobbiamo finirlo con il perforatore a mano, altrimenti il fondo del foro avrà la forma della punta che abbiamo usato ed il cuneo di espansione non entrerà del tutto nel tassello ed anche in questo caso l'espansione risulterà minima.
Se per caso il tassello entra nel foro di un millimetro o due, non ci sono problemi, ma, al contrario, se rimane fuori per due o più millimetri, il carico di rottura si ridurrà di molto, solo però nel caso che venga usato a taglio, perché ci sarà una leva maggiore.
A questo punto dobbiamo applicare al tassello la placchetta o l'anello e per questo si deve usare un bullone. Quello adatto al nostro scopo dev'essere un bullone ad alta resistenza marchiato 8.8. Migliori ancora sarebbero quelli marchiati 12.9, ma sono difficili da trovare in commercio e per quello che servono a noi sarebbero anche troppo resistenti, tanto più che nella catena di sicurezza (roccia, tassello, moschettone e corda), ci sono elementi con il carico di rottura molto più basso dei bulloni 8.8. Quando si deve fare un ancoraggio con due Cono d'estrazionetasselli, bisogna tenere presente che, nel caso un tassello dovesse togliersi, si toglierà estraendo anche un cono di roccia del diametro di tredici centimetri e profondo venticinque millimetri, quindi i due tasselli dell'ancoraggio doppio dovranno essere infissi a non meno di tredici centimetri uno dall'altro, per evitare la sovrapposizione del cono di estrazione. Anche per i tasselli spit fix M8 si devono rispettare le regole adottate per l'infissione degli spit roc MF8; cambia solamente il diametro del cono di estrazione nel caso di attacchi doppi, che per i fix sarà di undici centimetri.
Molti speleologi sono convinti che usando dei fix lunghi, si possa ovviare al problema della presenza di "latte di monte" o di uno strato di calcite sulla parete, perché pensano di andare a pescare la roccia "buona" in profondità. Questo è vero solamente in parte in quanto, anche se veramente si pesca la roccia buona, lo strato di calcite che c'è sopra funziona come una grande svasatura, determinando una leva tanto maggiore quanto più profondo è lo strato di calcite. In questo caso è molto più sicuro fare lavorare il fix ad estrazione, in modo di agire solamente sulla parte finale del fix, quella dove avviene l'espansione. Questo è valido anche per gli spit roc MF8.