Biblioteca Geo CAI Bassano
Giulio Cappa
Classe 1932, la mia vita speleologica inizia alla fine del 1949, trascinato al noto Buco del Piombo da Arrigo Cigna.
Col 1950 parte la mia vera attività speleologica esplorativa e mi inserisco nella vita del Gruppo Grotte Milano, allora nella sezione Milano del CAI, passato poi alla sezione SEM della stessa città. Comincio a rilevare. D’estate, in Versilia, vado a cercar grotte nelle Apuane; mi portano in una, dentro una miniera, con concrezioni favolose, con la macchina fotografica di mio padre scatto un po’ di pose di 10-15 minuti l’una. Vengono bene, le mostro al Congresso di Trieste del ‘54 e il prof. Gortani mi impone di presentare seduta stante una relazione per gli Atti. Così divenni per puro caso anche speleofotografo e scribacchino e tale sono rimasto.
Col GGM e il GSP-CAI UGET ho fatto tante campagne in Lombardia, Piemonte, Sardegna, Apuane (con l’indimenticabile prof. Occhialini!), Castrovillari, Cervati e Golfo di Policastro. Ho continuato a disegnare grotte su grotte, a riempire di articoli tante riviste ed Atti congressuali, a fare foto. Mi sono lasciato trascinare, già dagli anni ‘60, in quella rogna che si chiama Catasto e, per vendicarmi, dopo ci ho rotto le scatole a tutta la speleologia italiana.
Poi sono approdato a Roma e, con una moglie speleologa, questa attività è per me diventata una seconda professione, approfittando anche di un pensionamento dal lavoro un po’ anticipato. Lo studio delle grotte del Lazio e successivamente anche delle Cavità Artificiali, a cui sono giunto attraverso quello delle Grotte Santuario, ormai in indissolubile combutta con una moglie e un figlio coi quali formo una specie di Gruppo Speleologico autosufficiente, mi occupano a tempo pieno.
Gli abissi, le grotte molto impegnative non fanno più per me ma ancora riesco a farmi qualche bella strettoia. Ma non si può studiare le grotte prescindendo dall’ambiente esterno sotto cui si trovano: mentre mio figlio partecipa alle esplorazioni profonde, con mia moglie abbiamo ancora un bel da fare a completare le ricerche, i rilevamenti e le documentazioni esterne che ci permettono di vivere ancora attivamente, anche sul terreno, insieme alle nuove generazioni di speleologi.


Pubblicazioni di questo autore

Quaderni Didattici n°04 Quaderni Didattici n°04
Speleologia in cavità artificiali

di Giulio Cappa


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