Biblioteca Geo CAI Bassano
Il Grappa
Un patrimonio ambientale
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Copertina del libro Il Grappa
Genere: Libri
Pagine: 260
Biblioteca: Biblioteca Geo CAI Bassano
Luogo di pubblicazione: Bassano del Grappa (VI)
Anno publicazione: 1985
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Indice del contenuto
Scritto da Cesare Lasen
GLI AUTORI
Michele Baggio - Giuseppe Busnardo - Armando Campana
Ivano Ferronato - Fabio Danzi - Maurizio Gheda
Franco Marin - Enrico Pordon - Luigi Scuro - Andrea Todesco - Angela Zen - Henry Zilio

PRESENTAZIONE
In un periodo storico contrassegnato dal progresso tecnologico e dalla rivoluzione informatica, un nuovo libro sull'ambiente naturale ed umano di un massiccio montuoso (sia pur tra i più prestigiosi) di casa nostra, rischia di apparire patetico o anacronistico. Questo volume è invece destinato a richiamare l'attenzione di una vasta schiera di utenti, dal turista occasionale al naturalista, dallo studente all'uomo politico, anzitutto per la serietà dell'analisi compiuta sul territorio e per l'originalità delle proposte di valorizzazione che possono scaturire da una attenta lettura. Il lavoro è frutto spontaneo, alieno da ogni sorta di appoggio e sponsorizzazioni per secondi fini, maturato da un'intensa, vivace esperienza di collaborazione (e proprio per questo non priva di momenti di fatica o tensione) tra un gruppo di giovani della sez. CAI di Bassano del Grappa. Ha richiesto anni di preparazione, culminati con l'organizzazione di corsi formativi, rivolti in particolare ad interessare e coinvolgere anche il mondo della scuola. Una serie di iniziative che hanno risposto positivamente (supplendo a carenze progettuali di enti all'uopo preposti) ad una crescente domanda di conoscenza della natura, in modo sostanzialmente diverso da quello offerto dalle pur autorevoli riviste oggi reperibili in commercio. Si è trattato di un lavoro capillare, che ha saputo mobilitare, straordinariamente, energie che sembravano smarrite o sopite a causa di un clima ispirato a sfiducia e a deleghe di responsabilità. Certo, ciò ha richiesto uno sforzo ammirevole e costante, un impiego di tempo e di mezzi reso possibile solo dalla profonda convinzione di partecipare idee e proposte utili per la difesa di un patrimonio ambientale creato da centinaia di milioni di anni di storia naturale e da pochi secoli di attività umane fino all'allestimento della grandiosa mostra che rappresenta la base documentale di questo volume. La mostra ha riscosso enorme interesse a Bassano (8 dicembre 1983 -31 gennaio 1984) e, in maggio, è stata trasferita a Feltre suscitando unanimi consensi. Gli studiosi che hanno realizzato questa pregevole opera sono giovani che hanno esplorato per anni, secondo le differenti ottiche specifiche di ciascuna disciplina, ogni angolo del massiccio. Essi non amano vantare titoli accademici ma il risultato del loro lavoro, pur espresso in modo volutamente semplificato, merita l'attenzione degli specialisti per la scientificità (non dichiarata ma trasparente) del metodo utilizzato. C'è ora il rischio che questa fondamentale documentazione, che rappresenta un gratuito dono alla comunità, venga fraintesa o, meglio, che ciascuno, secondo le circostanze, la interpreti in modo parziale. La progettata fusione tra la tutela degli elementi del paesaggio naturale e l'espansione delle opere antropiche non deve alimentare artificiose confusioni. Il massiccio del Grappa è altamente antropizzato, spesso degradato; alcuni biotopi conservano tuttavia elevata validità ambientale. Ogni intervento di valorizzazione deve proporsi, anzitutto, la salvaguardia dell'ambiente naturale. Partire, in prima istanza, con progetti di ulteriore urbanizzazione e infrastrutturazione (leggi in particolare, nuove strade...) equivarrebbe a snaturare il significato più profondo di questo contributo e infrangerebbe le residue speranze di coloro che reputano ancora possibile un compromesso tra l'armonico sviluppo della società umana e la difesa dei sempre più precari e minacciati lembi di territorio nei quali risulti ancora possibile e godibile una lettura non distorta del millenario incidere degli agenti naturali. Per la ricchezza della documentazione (frutto di accurati studi in campagna), la linearità e chiarezza del linguaggio, la vastità dei temi considerati, la specificità degli obiettivi, il libro si propone come modello esemplare ai numerosi gruppi interessati alla difesa ambientale. Il testo di ogni capitolo unisce la specificità di notizie riguardanti il massiccio del Grappa a considerazioni di carattere generale necessarie per una corretta comprensione e valutazione delle stesse. La disponibilità di spazio ed il taglio, volutamente divulgativo della pubblicazione, impongono limiti ad una trattazione che evidenzia solo parzialmente il livello delle ricerche.
Questo lavoro, disinteressato e competente, merita attenzione e fiducia soprattutto da parte dei responsabili politico-amministrativi. Spesso vengono awiate indagini sul territorio ed affidate a tecnici di vaglia. Non è raro riscontrare come questi, pur dotati di elevata capacità professionale, non dispongano di adeguate basi naturalistiche e rivelino una superficiale conoscenza della zona in cui operano. Se il Grappa verrà ancora ricordato, tra qualche decennio, per la presenza di un invidiabile patrimonio naturale e per la soprawivenza delle vestigia di una solida civiltà montanara, lo dovremo anche a questo coraggioso gruppo di appassionati che ha dedicato al Grappa, montagna di casa, risorse ed energie che meritano rispetto ed apprezzamento.
Cesare Lasen
Data inserimento: Domenica 27 Febbraio 2011 14:56

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