Itinerario d'accesso
Da Romano d'Ezzelino si imbocca la S.S. Cadorna che porta a Cima Grappa. Giunti al Km. 27,5 della stessa, si incontrano, sul lato sinistro della strada, delle reti di protezione. Percorsi pochi metri da queste si possono lasciare le auto nei pressi di un piccolo laghetto artificiale usato per dissetare gli animali. Da qui, per il posizionamento dell'ingresso della cavità, è opportuno attenersi ai dati qui riportati. A due metri dall'imbocco del primo pozzo, su di una lastra di calcari rossi, è ancora evidente la storica scritta "CAI VI" (-51).
La cavità, infatti, è stata individuata, esplorata e rilevata negli ormai lontani anni '70 dagli amici del G.G.Trevisiol-CAI Vicenza. Maurizio Da Meda e compagni, allora giovani promesse della speleologia vicentina, scesero la grotta fino a -51 metri utilizzando la progressione su scale. Smarrito accidentalmente il rilievo, gli speleologi berici non ebbero più l'occasione di ritornare sul Grappa per il suo rifacimento, per cui la grotta non venne mai registrata presso il Catasto Regionale delle Grotte.
L'ingresso, siglato GGT, venne individuato nell'autunno del 1991 da un allievo del 2° Corso di Introduzione alla Speleologia organizzato dal G.S.GEO-CAI Bassano.
Constatato in seguito che si trattava di un'interessante cavità e che non esisteva di essa traccia alcuna sugli elenchi catastali, informammo gli amici del "Trevisiol" con i quali concordammo il rifacimento del rilievo e la revisione esplorativa congiunta della cavità.