Lettera

L

LED

Sigla dall'inglese Light Emitting Device (dispositivo che emette luce). Indica i diodi emettitori di luce, usati nella strumentazione elettronica, in particolare per realizzare gli indicatori numerici a stato solido . Sono costituiti da un diodo ad arseniuro e fosfuro di gallio che in conduzione diretta emette luce alla giunzione per effetto della ricombinazione dei portatori iniettati. I LED con maggior rendimento di conversione in luce emettono nel rosso (6500 Å), ma con opportuni costituenti possono fornire emissioni anche nel giallo (5500 Å) e nel verde (5100 Å). Vengono realizzati con tecniche epitassiali di diffusione e accrescimento tipiche dei semiconduttori, sono piccoli, economici e con ridotti consumi di corrente e di tensione; sono inoltre di lunga durata. Il loro consumo di potenza, tuttavia, è nettamente superiore rispetto a quello dei cristalli liquidi (LCD). I LED vengono impiegati in schermi, in sistemi fotoelettrici, come componenti optoelettronici e per le comunicazioni con fibre ottiche. Nati per essere utilizzati come spie e indicatori nelle apparecchiature elettroniche, nei cruscotti di autoveicoli e negli orologi digitali, i LED hanno registrato un notevole sviluppo tecnologico, tanto da poter essere impiegati anche al posto delle lampade. Il loro impiego come sorgenti di illuminazione era stato rallentato dalle basse potenze luminose disponibili. Successivamente la generazione più perfezionata di questi dispositivi ha consentito invece di raggiungere la stessa emissione luminosa di una lampadina da 60 watt con un consumo di 9 watt. Hanno inoltre una durata di circa 10 anni, contro un anno in media delle lampadine. I LED ad alta emissione luminosa, limitati alla luce rossa, sono stati impiegati nei semafori, con un risparmio energetico di circa il 67%. Sono diffusi anche negli autoveicoli, al posto delle lampadine a incandescenza per le luci posteriori di posizione e per le luci di stop. Nel secolo XXI i LED si sono diffusi in tutte le applicazioni in cui serve lunga durata, elevata affidabilità ed efficienza, basso consumo. Sono utilizzati principalmente nei telecomandi a infrarossi, negli indicatori di stato (lampadine spia), nella retroilluminazione di display LCD, nei lampeggianti dei veicoli d'emergenza (ambulanze, polizia, ecc.), nei cartelloni a messaggio variabile, nei semafori e negli stop delle automobili, nei cellulari per l'illuminazione dei tasti, in ambito illuminotecnico, in sostituzione di alcune sorgenti di luce tradizionali. Il loro impiego nell'illuminazione domestica è oggi possibile con notevoli risultati raggiunti grazie alle tecniche innovative sviluppate nel campo. L'utilizzo dei LED si è diffuso anche in ambito professionale; in campo speleologico stanno sostituendo l'illuminazione ad acetilene che, anche se produceva una luce calda e più diffusa, aveva il difetto di emettere fumi e di produrre scarti dopo l'uso. I vantaggi dei LED nell'illuminazione riguardano: la durata di funzionamento (i LED ad alta emissione arrivano a circa 50.000 ore), l'assenza di costi di manutenzione, l'elevato rendimento, la luce pulita perché priva di componenti IR e UV, la facilità di realizzazione di ottiche efficienti in plastica, la flessibilità di installazione del punto luce, i colori saturi, la possibilità di un forte effetto spot (sorgente quasi puntiforme), il funzionamento in sicurezza perché a bassissima tensione (normalmente tra i 3 e i 24 Vdc), l'accensione a freddo (fino a -40 C) senza problemi, l'insensibilità a umidità e vibrazioni, l'assenza di mercurio, la durata non influenzata dal numero di accensioni/spegnimenti. Dal 2006 la città di Raleigh, nella Carolina del Nord, è considerata la prima città a LED del mondo, per il rinnovamento tecnologico attuato dalla cittadina per promuovere l'uso dell'illuminazione a LED.

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