Un disegno di GiuseppeUna bella giornata d’estate, cinque bimbi dell’età di otto anni andarono a fare un pic-nic senza i genitori. Durante il tragitto incontrarono un mago, eh si! Proprio quel pasticcione del mago Zurlì!
Anche lui stava avventurandosi ad un pic-nic e così i bambini si unirono a lui.
Arrivati al luogo organizzato per il fine settimana, si ingozzarono di panini e…dopo un pisolino, decisero di fare una passeggiata.
Dopo un po’ che camminavano, furono incuriositi da un enorme buco nero. In seguito alla decisione di ispezionarlo, il mago Zurlì disse: “Abra cadabra mago Zurlì fai comparire una pila qui!”.
Poi Giulia disse:”Bravo! Bravo! Ma alla pila ci serve un caschetto!”. E il mago rispose: “Abra cadabra abra cadrì sei caschetti fai comparire qui!”.Quando tutto fu comparso la compagnia si attrezzò ed entrò nel grande buco. Era Zurlì che faceva strada e nessuno fiatava! Fino a quando, Carlotta, vedendo un pipistrello, emise un urlo che risvegliò tutta la grotta, persino gli gnomi.
Il mago per distrarre i ragazzi dall’accaduto,raccontò che se avesse toccato l’acqua i suoi poteri, che avevano evitato tutti i pericoli, sarebbero scomparsi…e…proprio in quel istante SPLASH cadde in un laghetto. I suoi poteri svanirono in un istante: Gli gnomi, dal momento dell’urlo, stettero sempre a spiare il gruppo e assisterono a questa scena.
Gli gnomi preoccupati per i piccini decisero di aiutarli facendo loro evitare i pericoli: i fanciulli stavano percorrendo un sentiero quando arrivarono ad un punto dove dovettero decidere tra due vie. Il gruppetto non sapendo quale scegliere fecero la conta e…tra am-bra.ba-ci-ci-co-co, il cammino sbagliato trionfò!
Gli gnomi preoccupati chiamarono tutti gli animali della grotta che, in gran fretta scavarono una strada che congiungeva all’altra stradina. Il mago accompagnò i giovincelli nel viottolo scavato dagli animaletti.
Camminarono per un bel pezzo, quando, un altro pericolo li raggiunse: nel vicolo che stavano percorrendo i curiosoni, abitava un grandissimo drago che…non mangiava da secoli!
Gli gnomi chiamarono lo gnomo ragno che cercò di intrappolare il drago con una rete, ma non ci riuscì! Costruirono allora una barriera di roccia e lo intrappolarono.
Il gruppetto allora, guidato dalla luce, uscì sano e salvo dalla grotta con un esperienza indimenticabile, sperando di ritrovarsi un altro giorno davanti a questa emozione e vivendola ogni volta sempre più piacevole.
Maria, Fabiola.

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