Abisso dei Colli VecchiL'Abisso dei Colli Vecchi (V TV 3810) scoperto dal G.S.GEO.CAI Bassano nel 1989. L'individuazione dell'ingresso è stata facilitata da un'evidente zona di scioglimento del manto nevoso all'interno di una piccola dolina ostruita da detriti. Man mano che veniva asportato il materiale di riempimento, aumentava progressivamente la corrente d'aria causata dalla differenza termica con l'esterno. Dal fondo della dolina parte un pozzetto di 6 metri, inizialmente stretto, seguito da un meandro inclinato che porta a -14 metri. Alla base dello scivolo si apre un pozzo da 20 metri stretto nella parte iniziale, ma che va progressivamente ampliandosi verso la base. Dopo aver percorso una decina di metri lungo una galleria di crollo, si giunge all'imboccatura del pozzo dei Budini Molli, così chiamato perchè è percorso, lungo tutti i suoi 16 metri di profondità, da grandi colate calcaree. Dalla morfologia di questo pozzo 
e di quelli successivi si nota che la cavità è una grandissima  diaclasi e che le basi dei pozzi non sono altro che grosse frane pensili. Dopo i Budini Molli procedendo nella direzione opposta alla galleria precedente, ci si trova sul ciglio di un salto di 8 metri che porta al "Sasso in fora". Siamo a-53 metri e, dopo aver sceso un nuovo pozzo di 25 metri, si atterra su una cengia da cui si possono scegliere varie vie di discesa. La prima esplorazione del ramo principale è continuata sulla verticale del pozzo precedente con un nuovo P 40. Si prosegue in discesa per un meandro successivo, dopo una risalita di 6 Ingresso dei Colli Vecchimetri sbucando da una finestra a 28 metri dalla base di una nuova ed ampia verticale. Un successivo pozzetto profondo 9 metri permette di accedere ad un breve tratto di meandro che inghiotte tutta l'acqua percolante dal ramo principale dell'abisso profondo a tutt'oggi -151 metri. Nel 1990 sono state scoperte ed esplorate alcune nuove diramazioni trascurate l'anno precedente. Vicino all'ingresso, a circa 10 metri di profondità, è stato disostruito l'imbocco di un meandro: operazione che ha permesso di esplorare il ramo della "Legione Straniera", così chiamato per la notevole difficoltà nel percorrerlo e nel ritrovare la via d'uscita. Questo ramo, oltre che per il notevole sviluppo, è importante perchè costituisce un by-pass per giungere al pozzo del Budini Molli. Anche quest'ultimo pozzo ha riservato alcune sorprese: sono stati individuati ascendenti, i cui ingressi si trovano a circa metà pozzo. Altre diramazioni parallele sono state esplorate sotto il "Sasso in Fora" e discese fino a circa -110 metri. Si sono individuate altre probabili diramazioni a -120 metri tutt'ora in fase di esplorazione.

Biblioteca Geo CAI - Alcuni titoli